APPELLO PER UNO SPEZZONE NAZIONALE DI SCUOLA E UNIVERSITA’ ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 17 OTTOBRE A ROMA

Non c’è dubbio, siamo
di fronte ad un passaggio epocale nella vita e nella politica di
questo paese.

Le politiche reazionarie
del Governo stanno mutando profondamente il volto di una società dai
sentimenti sempre più razzisti e discriminatori.

I vari decreti sicurezza,
ora approvati ed applicati anche dai sindaci sceriffi, altro non sono
che politiche alimentatrici di paura e tensione per il controllo
degli individui. 

Siamo solo all’inizio
di una profonda crisi economica e finanziaria che nel tempo non potrà
che alimentare ulteriormente paura, divisione, discriminazione e
certamente andrà a colpire, come già avviene da tempo, i soggetti
più deboli: lavoratori e lavoratrici, precari e precarie, immigrati
e giovani.

In questo scenario si
inserisce l’attacco definitivo all’istruzione e alla ricerca
pubblica italiana. La riforma Gelmini e la Legge 133 del Ministro
Brunetta effettuano tagli drastici a scuole ed università e le
avviano ad un processo di vera e propria privatizzazione, con la
possibilità (che appare più come una costrizione) di trasformazione
in Fondazioni di Diritto Privato.

Anche il mondo della
ricerca appare minato da questa legge: con il blocco del Turn Over al
20% nei prossimi anni si preclude a tanti giovani laureati la
possibilità di intraprendere una carriera accademica e si cancella
qualsiasi possibilità di stabilizzazione per migliaia di ricercatori
precari.

Non possiamo più
attendere. Non ci sono opposizioni parlamentari in cui sperare. Di
fronte a questo governo e alla gravità delle politiche attuate non
possiamo che ripartire dalle mobilitazioni. Abbiamo un modello da
seguire: il movimento francese del 2006 contro il CPE. Un movimento
generalizzato a tutte le categorie colpite dalla precarietà, un
grande fronte unico che ha visto uniti studenti, precari, lavoratori
ed immigrati. Un movimento che per due mesi ha paralizzato un paese
con continui scioperi e manifestazioni con milioni di persone. Un
movimento che alla fine ha vinto, costringendo il governo a ritirare
la legge.

Riteniamo questa l’unica
strada da percorrere per fermare il Governo Berlusconi. Per questo
pensiamo che un primo, importante momento di mobilitazione e
generalizzazione delle lotte sia lo sciopero generale del 17 ottobre
indetto dai Sindacati di Base.

L’appello che lanciamo
a tutte le scuole e le università che in questi giorni si stanno
mobilitando è quello di contribuire alla generalizzazione dello
sciopero del 17, con la costruzione di un grande spezzone
studentesco nazionale all’interno del corteo che sfilerà a Roma.


Roma, 14/10/08

Studenti della
Sapienza in mobilitazione

Posted in Anticipazione sessione di laurea | Comments Off on APPELLO PER UNO SPEZZONE NAZIONALE DI SCUOLA E UNIVERSITA’ ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 17 OTTOBRE A ROMA

La vecchia storia dei poteri forti e delle belle intenzioni!!

Ora vi racconterò una
storiella, che vede protagonisti i docenti e la governance
dell’università.

Si vuole qui dimostrare
come chi detiene il potere ha tutto l’interesse di tenerselo e anzi
di aumentarlo, piuttosto che rischiare di farselo scivolare tra le
mani, appoggiando gli anelli più deboli della catena universitaria e
cioè studenti, dottorandi e ricercatori.

Tutto ciò non curandosi
della coerenza, dell’onesta e della parola data, in barba a tutte le
aspettative di buon senso.

A luglio si sono tenute
diverse assemblee dei docenti, ricercatori e personale amministrativo
dell’università “Sapienza”, in cui si discuteva dei
provvedimenti da attuare riguardo all’oramai famoso dl112 (approvata
nella legge 133/2008) e specificatamente ai punti riguardanti
università e ricerca.

Il documento che ne è
uscito come mozione approvata all’unanimità si conclude con
una serie di minacce di sospensioni e di mobilitazione che riporterò
testualmente di seguito:

Pertanto,
l’Assemblea nazionale:

chiede al Governo l’immediato stralcio
di tutte le norme sull’Università contenute nei provvedimenti
governativi;

– chiede al Governo che si inverta la manovra
economica, destinando alle Università nuove risorse economiche anche
al fine di bandire concorsi per giovani, avviando così la soluzione
del grave
problema del precariato;

– invita gli Atenei a
sospendere l’avvio del prossimo anno accademico, informando e
discutendo con gli studenti e con il personale tutto adeguate forme
di mobilitazione;

– invita le Università a non approvare i
propri bilanci preventivi in mancanza delle adeguate risorse
economiche;

– chiede alla CRUI(Conferenza dei Rettori delle
università Italiane), al CUN, al CNAM e al
Consiglio nazionale
degli studenti una presa di posizione forte ed esplicita per
l’apertura di un
confronto inteso a promuovere i veri interessi
della comunità universitaria;

– preannuncia, a partire da
settembre, un calendario di iniziative di mobilitazione nazionali e
locali, per preparare una seconda manifestazione nazionale e
arrivare, se necessario, allo sciopero di tutte
le componenti
universitarie e alla sospensione di ogni attività’ didattica;


invita tutti i lavoratori e gli studenti delle Universià a
mobilitarsi congiuntamente,nella consapevolezza della gravità della
situazione attuale e delle prospettive future.”

Io c’ero a
quell’assemblea, e mi rallegrai di questa apparente radicalità di
posizione da parte del corpo decente e dei rettori…che ingenuo…

Infatti tornati dalle
vacanze , ci troviamo davanti una metamorfosi incredibile (anche se
non totalmente inaspettata). Dalle aule del senato e del
CDA(Consiglio Di Amministrazione), dalle voci di corridoio e dai
consigli di facoltà, sembrano svanite nel nulla tutte le belle
parole e intenzioni espresse solo qualche mese prima!!!

E’ sparita la volontà di
far ritirare la legge che taglia il 20% dei fondi all’università
PUBBLICA (se calcoliamo che ad oggi il 90% dei fondi pubblici vengono
utilizzati per pagare il personale dell’università, con un taglio
del genere si rischia il collasso finanziario nel 2010…non lo dico
io, ma i documenti dei senati accademici del paese!!)

E’ sparita la volontà di
mobilitarsi affinché l’università rimanga pubblica, d’altronde con
l’ingresso dei privati nell’amministrazione dell’università i
rettori diventerebbero degli pseudomanager vedendo aumentare sia il
loro stipendio che il potere di indirizzare soldi in una specifica
area di ricerca piuttosto che in un altra.

E’ sparita la volontà di
creare percorsi che portino allo sblocco del turn-over al 20% (pare
che per il 2009 sia addirittura del 10%– ogni 10 persone che vanno
in pensione se ne può assumere SOLTANTO UNA!!), questo anche non
intacca minimamente la loro lobby, visto che riguarda specialmente i
giovani come noi.

E’ sparita la volontà di
lottare contro chi vuole bloccare gli stipendi dei giovani
ricercatori o dottorandi, oppure contro la precarietà dilagante, che
significa docenze a contratto di 200/300 euro l’anno, significa
essere ricattato con contratti annuali ,per ricercatori e dottorandi
,anche per 15 anni di seguito, ed è il docente che decide se resti o
vai via.

La conferma si è resa
evidente il 23 settembre , quando l’ordine del giorno del primo
senato accademico dopo la pausa estiva ,NON prevedeva una discussione
sulle azioni da intraprendere per tentare di far ritirare questa
legge.

Nella stessa giornata,
varie realtà studentesche convocano un sit-in sotto al rettorato,
per chiedere un momento di discussione con tutto il corpo
dell’università, per chiedere la sospensione dell’inizio dell’anno
accademico 2008/09.

Il rettore Guarini
(oramai quasi ex-rettore, ed in quanto tale ambiguo nel prendersi le
sue responsabilità) ha accettato di fissare questo momento
assembleare.

Se non altro abbiamo
ottenuto la possibilità di metterli faccia faccia con la loro
ipocrisia, per scoprire le carte, per fargli quantomeno ammettere che
il loro metamorfismo è inaccettabile.

Ma questo ovviamente
non basta.

Dobbiamo essere noi
studenti, ricercatori e dottorandi ad avviare un percorso di
informazione, sensibilizzazione e di PARTECIPAZIONE che ci permetta
di arrivare ad un livello di lotta che costringa la Gelmini ed il
governo a ritirare questo ignobile pacchetto di programmazione
finanziaria in cinque anni che di fatto distrugge l’università
pubblica a favore di un modello di fondazioni private che fa
sprofondare il sistema universitario nel mondo del mercato, con tutto
quello che ciò comporta.

In linea con tutto
questo, il 25 settembre la CRUI ha approvato ALL’ UNANIMITA’ un
documento

che detta le linee guida
di intervento alla vigilia del nuovo anno accademico.

Si cerca di ridurre il
danno di una legge che lascia solo il deserto dietro di lei.

Noi non pensiamo che la
distruzione dell’istruzione pubblica sia inevitabile, non pensiamo
di ridurre il danno, vogliamo evitarlo, con tutte le nostre forze!!

Per questo dobbiamo
lottare anche contro quei docenti e rettori che hanno interesse
soltanto a mantenere la loro posizione di privilegio.

Siamo noi che non
abbiamo nulla da perdere

Siamo noi a doverci
esporre in prima persona

DIAMOCI DA FARE!!!

 

 

Posted in DL 112 | Comments Off on La vecchia storia dei poteri forti e delle belle intenzioni!!

Anticipazione sessione di laurea

LASCIATECI IL TEMPO PER LAUREARCI!!!

Tornati dalle vacanze ci siamo trovati una bella
sorpresa… non solo il senato accademico ha deciso di anticipare
l’ultima sessione di laurea disponibile prima di ripagare le tasse a
febbraio, ma con un colpo di coda davvero scorretto, è stato
stabilito che è il 15 gennaio 2009 l’ultima data disponibile.

Tutto ciò si inserisce in un quadro disperato per
l’università pubblica, in cui si prospetta in 5 anni un taglio
definitivo al fondo pubblico, e contemporaneamente si porge su un
piatto d’argento la possibilità di trasformare le università in
fondazioni private. Senza contare l’assoluta impossibilità di
assumere nuovo personale e stabilizzare l’immenso precariato che
ormai è la colonna portante dell’università. E’ con questi
soggetti, ricercatori, dottorandi e docenti precari a contratto, che
bisogna dialogare e cercare un terreno comune di lotta.

Il senato accademico e il consiglio di
amministrazione stanno facendo di tutto per racimolare le briciole
lasciate per strada, nel vano tentativo di ridurre il danno enorme
perpetrato dal governo. Invece di bloccare tutto e lottare affinché
le università non vadano in mano a soggetti che hanno a cuore solo
profitto e concorrenza (come per altro avevano detto a parole per
tutto lugliom, vedi comunicati di molte università italiane,) scarica sulle spalle degli studenti le difficoltà derivanti
dall’ultima legge , facendo ripagare le tasse a tutti gli
studenti ignari che pensavano di potersi laureare a febbraio o marzo.

Non possiamo più rimanere a guardare e continuare a
considerare chi specula sulle nostre tasche come una parte con cui
dialogare!

Dobbiamo smetterla di mettere professori e rettori
su un piedistallo, ma entrare in conflitto con loro, ribadendo che
sulla pelle degli studenti decidono solo gli studenti.

Molti studenti di fisica ci hanno fatto presente la
schifezza che hanno fatto con questo provvedimento, ma nessuno si è
esposto in prima persone nella lotta. Questo non è il modo giusto
per approcciare qualsivoglia tentativo di cambiare le cose.

Bisogna svegliarsi, partecipare ai percorsi di
autogestione e fare pressione nei consigli di facoltà e al senato
affinché questo provvedimento schifoso che fa perdere tempo e soldi
agli studenti venga ritirato.

Non è la delega l’arma vincente, ma è la lotta in
prima persona, con la rabbia e la creatività che ci
contraddistingue!!

Speriamo che nei prossimi appuntamenti ci possa
essere una partecipazione attiva di molti studenti, sia per la
questione lauree che per la ben più ampia e a lungo termine
questione del dl 112 (oramai legge 133)

 

Posted in Anticipazione sessione di laurea | Comments Off on Anticipazione sessione di laurea

L’ULTIMA GOCCIA

goccia A
Luglio 2008 è stato approvato il decreto legge 112. Non siamo di
fronte a una riforma universitaria, ma a una razionalizzazione delle
risorse economiche di buona parte del settore pubblico italiano,
all’interno della quale scuola e università sono i settori più
colpiti.

Per
i prossimi 5 anni sono previste diverse manovre:

      1. Il decreto prevede una
riduzione del 20 %
dell’FFO
(Fondo di
Finanziamento Ordinario), ovvero, entro i prossimi 5 anni, lo stato
diminuirà i finanziamenti alle università italiane di 1,5 miliardi
di euro. In particolare
la
riduzione prevista per la Sapienza è di 116 milioni di euro.

2. I tagli sono affiancati da
una drastica diminuzione del personale tecnico, amministrativo e
docente, mediante una progressiva riduzione delle assunzioni:
nei
prossimi due anni l’università potrà assumere solo 1 persona ogni 5
pensionate (turn over al 20 %), e dal 2012 in poi 1 ogni 2 pensionate
(turn over al 50%)
,
il che preclude
l’inserimento di giovani laureati e la stabilizzazione dei precari.

3. I tagli graveranno
soprattutto sulle spalle degli studenti e dei precari: il senato
accademico della Sapienza prevede che
nel
giro di 5 anni le tasse universitarie TRIPLICHERANNO

e gli stipendi dei giovani precari, già bassi, diminuiranno
ulteriormente.

4. L’FFO non sarà più in grado
di esaurire tutte le spese necessarie al mantenimento delle
università pubbliche italiane. Il decreto, quindi, prevede la
possibilità per gli
atenei di trasformarsi in fondazioni private,

il che implica non solo il finanziamento economico da parte di
privati, ma anche il loro inserimento nella gestione amministrativa,
ovvero segna
la fine
dell’università pubblica.

Le imprese, inserendo nel mondo accademico principi quali il profitto
e la concorrenza, perseguiranno solamente i propri interessi,
a
discapito della ricerca di base e della qualità della didattica.


I
progressivi attacchi all’università pubblica, inseriti in un
percorso avviato più di 10 anni fa e portato avanti sia dai governi
di destra che di sinistra, si concludono con questa riforma che la
indirizza verso la completa privatizzazione.

Non
c’è più tempo da perdere: il Senato Accademico minaccia di non
avviare l’anno accademico: ebbene, se così non sarà fatto, saremo
noi a bloccare tutto! Rimanere indifferenti oggi e
ricomnciare le lezioni come se nulla fosse significa essere complici
della fine dell’università pubblica italiana.

Non
possiamo accettare che distruggano l’università.

Mobilitiamoci
affinchè questo attacco non venga portato a termine!

 

Collettivo
ResistenzaFisica

Logo di resistenzaFISICA

 

Link al sito della Camera (DL 112)

DOCUMENTAZIONE

Posted in DL 112 | Comments Off on L’ULTIMA GOCCIA

Mercoledì 21 marzo – Secondo incontro S&G

Giovedì 8 marzo si è svolto il primo incontro dell’iniziativa di ricerca Scienza & Guerra.
I temi affrontati hanno riguardato i rapporti che intercorrono tra la “comunità scientifica” , la guerra e più in generale i poteri. Si è aperta un’ampia discussione dalla quale sono emerse opinioni varie e a volte divergenti, ma che hanno sottolineato la necessità di continuare a costruire un percorso di indagine e sensibilizzazione dentro e fuori l’Università. Il dibattito infatti, non può esaurirsi negli ambienti accademici ma necessita di essere diffuso nelle diverse sfere sociali, così da divenire patrimonio comune. Sembra dunque restrittivo affrontare la discussione da un punto di vista esclusivamente etico.


Per stimolare la discussione ed allargarne la partecipazione, approfondirla e caricarla di nuovi contenuti, pensiamo sia opportuno organizzare un ciclo di
interviste a scienziati, intellettuali e studiosi dell’argomento. Pensiamole insieme!


Mercoledì 21 in aula studenti a fisica ore 14
, si terrà un incontro per costruire la prima di queste interviste.
E’ assolutamente INDISPENSABILE leggere la documentazione raccolta prima di partecipare all'incontro.

 

Continue reading

Posted in resistenzaFISICA | 1 Comment

Progetto SCIENZA & GUERRA –

 

Questo è un blog aperto a tutti, gestito dagli studenti del collettivo di fisica, de "La Sapienza" di Roma. Il blog vuole presentarsi come punto di incontro e scambio virtuale, senza però, volersi sostituire allo scambio reale del faccia a faccia, che invece è vivamente sollecitato. Il blog nasce prinicipalmente per ospitare degli scritti riguardanti il progetto SCIENZA & GUERRA. Progetto promosso dagli studenti del collettivo per indagare la natura e la genesi dei rapporti tra il mondo della scienza e quello della guerra, nonchè le responsabilità che questi comportano.

Ci si augura che le persone che abbiano letto le risorse proposte, vogliano poi partecipare ad uno scambio creativo, con discussioni, dibattiti, conferenze, proposte che si terranno nell'aula studenti del dipartimento di fisica, primo piano, Roma. 

Queste risorse sono state raccolte in un unico file,  raggiungibile dal link sottostante, nel quale è presente anche un'introduzione atta a chiarificare i primi passi del progetto. Si consiglia a tutti la lettura dei testi. Ogni proposta, consiglio, critica, è ben accetta/o.

IL PRIMO INCONTRO DEL PROGETTO, SI TERRA' GIOVEDI' 8 MARZO ORE 14, EDIFICIO DI FISICA DE “LA SAPIENZA” A ROMA.

Continue reading

Posted in resistenzaFISICA | 4 Comments